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LA GUIDA COMPLETA DI PAVIA

  • Immagine del redattore: Ale Travel Agency
    Ale Travel Agency
  • 28 dic 2022
  • Tempo di lettura: 4 min


Partiamo per il primo Viaggio nella Storia! Esploreremo Pavia in diverse tappe che si snoderanno da nord a sud, dalla stazione al fiume Ticino.

Nella foto vediamo il Broletto, palazzo comunale risalente al Medioevo, e la cupola del Duomo.


  1. LE SPOGLIE DI SANT'AGOSTINO

  2. CASTELLO VISCONTEO

  3. SANTA MARIA DEL CARMINE

  4. BROLETTO

  5. UNIVERSITÀ

  6. TORRI MEDIEVALI

  7. SAN TEODORO

  8. DUOMO

  9. SAN MICHELE

  10. PONTI

  11. CERTOSA

  12. MAPPA


TAPPA 1: LE SPOGLIE DI SANT'AGOSTINO



Usciti dalla stazione, imbocchiamo a sinistra viale Battisti e poi viale Matteotti. A metà della strada, facciamo una deviazione per scoprire la chiesa di San Pietro in Ciel d'Oro. Questo edificio austero del 1100 contiene i resti di uno dei padri della Chiesa, reso immortale dai suoi scritti. Un'arca marmorea del Trecento orna le sue spoglie. Ci pensate? Sant’Agostino, il sapiente vescovo dell'Impero Romano, riposa in quella che oggi è una tranquilla cittadina di provincia nella pianura Padana. Le statue che compongono le scene sono ancora vivide e trasmettono un'emozione unica.




TAPPA 2: CASTELLO VISCONTEO



Proseguiamo su viale Matteotti e incontriamo il Castello Visconteo del 1360. L'esterno rispecchia i tipici canoni dei castelli lombardi, con mattoni rossi e torri quadrate. È possibile scendere nel fossato, un tempo pieno d'acqua, e godere della prospettiva che poteva avere un assediante troppo ardito. Chi entrava nel castello (come fate voi dalla scala) si chiedeva se quello fosse il suo ultimo istante di libertà. Si ha la sensazione che le sentinelle guardino ancora dalle finestre, magari stringendo una balestra.

Ma la vera meraviglia è all'interno: il cortile colonnato provoca stupore e allo stesso tempo pace durante la visita. Camminate dove passeggiavano i Visconti, signori della guerra dominatori di Milano. Le lapidi, le iscrizioni d'epoca e i frammenti di decorazione arricchiscono il percorso sotto le arcate. Sembra di sentire i sussurri degli intrighi di corte sotto le volte.



TAPPA 3: SANTA MARIA DEL CARMINE



Ci spingiamo per un attimo nel cuore della città. Troviamo questa chiesa, iniziata a fine 1300 e completata un secolo dopo. Conserva numerosi dipinti del Cinquecento e le linee rosse delle volte danno slancio all'architettura. Sono davvero straordinari, però, gli affreschi che ancora si conservano sui pilastri circolari e ci danno l'idea di come in origine molte chiese fossero completamente dipinte. Tutte le volte che entrerete in una chiesa dell'epoca, immaginate un tripudio di colori attorno a voi.



TAPPA 4: BROLETTO


Il palazzo all'epoca dei Comuni ospitava il consesso dei reggenti della città. Macchinazioni, corruzione e faide interne sarebbero sufficienti per una serie TV. Dalla piazza ci si aspetta di veder comparire nella loggia un nobile dalla pelliccia imbottita, che dà istruzioni ai suoi scherani, i quali a fatica contengono la tensione dei cavalli accanto a voi.



TAPPA 5: UNIVERSITÀ



Imbocchiamo Strada Nuova e incontriamo la sede dell'Università. Lo Studium di Pavia fu fondato nel 1361 dall'Imperatore, dato che da secoli la città forniva giuristi per l'amministrazione dell'Impero. Non esisteva un edificio adibito alle lezioni, che avvenivano in locali privati o persino in strada. La sede attuale è stata costruita su un palazzo del Quattrocento, poi modificato in più occasioni.

Celebri insegnanti furono Lorenzo Valla, Vincenzo Monti, Ugo Foscolo e Alessandro Volta. Vagate per i cortili ombrosi e, se siete fortunati, potrete udire le suole delle loro calzature sul selciato e qualche verso mormorato a denti stretti.



TAPPA 6: TORRI MEDIEVALI



Dietro i magnifici cortili dell'Università, le ultime tre torri medievali di Pavia si mostrano in tutta la loro altezza. Mettetevi alla loro base e alzate lo sguardo: le sommità toccheranno il cielo e avvertirete una vertigine.

Le torri erano il simbolo delle casate nobiliari che pullulavano nell'Italia del Due-Trecento. Immaginate gli scontri armati in questo piazzale fra le diverse fazioni. La vita all'epoca era difficile per il popolino, che doveva mettersi al riparo dalle battaglie in strada. Nella prossima tappa vedremo la distesa di torri che un tempo copriva la città.



TAPPA 7: SAN TEODORO



Superiamo la piazza del Broletto e, nascosta nel dedalo di stradine, scorgiamo la chiesa di San Teodoro, con la sua cupola poligonale.

All'interno è contenuto un capolavoro unico: un doppio affresco del Cinquecento che raffigura la Pavia dell'epoca. Abbiamo una visione aerea della città a cavallo fra Medioevo e Rinascimento. Torri, chiese e soldati sono racchiusi nelle mura, che si ergono dal castello fino al maestoso ponte sul Ticino. Godiamoci questa "fotografia" del tempo e concludiamo la visita con la cripta, che vi cattura con la sua oscurità.

P.s.: il sacerdote è gentilissimo e fornirà interessanti aneddoti sugli affreschi.



TAPPA 8: DUOMO


Un tempo in quest'area sorgevano due chiese comunicanti, Santo Stefano e Santa Maria del Popolo, poi integrate nel progetto del Duomo nel Quattrocento. Il cantiere proseguì per secoli, fino alla forma odierna. L'enorme vuoto interno vi spaeserà.



TAPPA 9: SAN MICHELE



Situata dalla parte opposta di corso Strada Nuova rispetto San Teodoro, la Chiesa di San Michele è un gioiello del Romanico.

Qui vennero incoronati Federico Barbarossa e molti re Italici. È conservato un grande crocifisso in argento puro antecedente all'anno Mille, che per l'epoca aveva un costo paragonabile a uno yacht odierno: questo dà l'idea di quanto fosse importante questa chiesa. Un reperto rarissimo se pensiamo a quanto pochi resti abbiamo di quel periodo. Magnifiche la facciata del XII secolo e la cripta con i capitelli scolpiti in forme demoniache.



TAPPA 10: PONTI



Siamo alla fine del nostro giro di Pavia. A sinistra l'antico, a destra il moderno. Il primo ponte sul Ticino fu costruito dagli antichi romani. A metà Trecento venne sostituito da un ponte coperto, con due torri ai diversi capi. Lo possiamo ammirare nell'affresco della chiesa di San Teodoro (TAPPA 7). Venne abbattuto da un bombardamento nel 1944 e fu ricostruito nel 1951, più largo e in una posizione poco distante dal precedente.

Sulla destra brillano le luci del Ponte della Libertà degli anni '30. Un colpo d'occhio incredibile dopo il tramonto.



TAPPA 11: CERTOSA



Facciamo una deviazione nelle campagne di Pavia e ci concediamo una tappa bonus. Immersa nel verde, resa evanescente dalla nebbia, la Certosa di Pavia spicca da lontano. Ci troviamo sul piazzale dove nel Quattrocento giunsero i monaci che la abitarono. Oltrepassato il primo modesto accesso, la facciata si impone alla vista. Le geometrie del marmo prevalgono sulla sobrietà della natura.

Voluta da Gian Galeazzo Visconti, Duca di Milano, ospitò prima i Certosini, poi i Cistercensi. Camminate nel chiostro grande e lasciatevi baciare dalla luce arancione del sole calante, che dipinge le arcate. Un'oasi di pace per concludere la nostra giornata a Pavia.



MAPPA DI PAVIA


Potete scaricare la mappa in PDF e altre informazioni utili da questo link:

https://www.visitpavia.com/it/informazioni-turistiche-pavia/city-map

 
 
 

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